Convegno a Bitetto: L’effetto delle Politiche Comunitarie nel Mezzogiorno d’Italia

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Grande Convegno sull’Agricoltura Politica Europea e la PAC

Auguri per un meraviglioso 2012 a tutti voi, nessuno escluso

Convegno sull’Ecologia e il ciclo dei rifiuti ad Acquaviva delle Fonti l’11 Dicembre 2011

FIRMA PER FAR SENTIRE LA TUA CITTADINANZA ATTIVA

Cari amici, care amiche,
sono anni ormai che la nostra città soffre particolarmente il problema della difformità del manto stradale al punto da costringere gli automobilisti ad intensificare notevolmente la manutenzione delle sospensioni delle proprie auto. Il manto stradale della nostra città, nonostante gli sforzi compiuti dall’Amministrazione passata, tutt’ora risulta essere nelle arterie princ…ipali della città ancora difforme, rovinoso, pieno di buche le quali creano serie difficoltà anche agli anziani che a piedi si avventurano nelle vie centrali del paese.
Ma in particolar modo risulta evidente il disservizio fornito dall’ente comunale nel momento in cui nonostante i numerosi appalti messi a gara e poi i rispettivi cantieri aperti per la bitumazione stradale, arterie nevralgiche e centrali della città risultano ancora inadeguate e simili a quelle di città dell’Africa Centrale o di zone del Terzo Mondo.
Con questo comunicato vogliamo sensibilizzare l’Amministrazione Comunale ad impegnarsi affinchè anche l’Estramurale San Pietro, l’Estramurale Molignani e tutto il manto stradale che collega queste due grossissime arterie non risulti più essere così rovinato e inadeguato supportato da bitumazione generale ed ex novo al punto da poter garantire e mantenere il decoro nella città e rendere il commercio fruibile per le attività che in queste vie esercitano il loro operato.

Se anche tu ritieni che l’Estramurale debba essere asfaltata urgentemente e che tutto il manto stradale delle vie del centro cittadino debba essere rifatto e ripianificato

FIRMA PER FAR SENTIRE LA TUA CITTADINANZA ATTIVA oggi domenica 23 Ottobre 2011 ore 10.30 presso il Gazebo allestito dalla Giovane Italia Acquaviva in Piazza Vittorio Emanuele di fronte al Teatro Comunale!!!

LA GIOVANE ITALIA ACQUAVIVA

23.10.2011

L’iniziativa, presentata ieri presso l’Hotel Oriente di Bari

Venerdì 7, sabato 8, venerdì 14 e domenica 16 ottobre. Sono queste le date degli incontri che faranno tappa rispettivamente a Palo del Colle con il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopellitti, a Noci col Vice Presidente della Camera dei Deputati Maurizio Lupi, a Bitonto con il Ministro per le Politiche Comunitarie Anna Maria Bernini e a Polignano a Mare con il Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto.

L’iniziativa, presentata ieri presso l’Hotel Oriente di Bari, ha come protagonisti – come ha spiegato l’On. Antonio Distaso – i simpatizzanti, gli iscritti del partito e tutti coloro i quali ne saranno interessati; l’obiettivo principale è lo stimolo alla partecipazione attiva al dialogo e a quella politica pura che attualmente versa in uno stato non del tutto aureo. Sarà infatti possibile prenotare i propri interventi tramite e-mail a pdlricominciodate@libero.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

Le tematiche sono 4 (e saranno discusse nelle rispettive giornate dai giovani esponenti politici prima menzionati): “La Regione che vogliamo”, “il Partito che vogliamo”, “l’Europa che vogliamo”, “il Sud che vogliamo”.

“Non una formula tradizionale di incontri – dichiara a Barilive.it l’On. Distaso -: non ci saranno solo gli ospiti a fare i loro interventi ma verrà stimolata la partecipazione dei nostri iscritti e simpatizzanti. E’ un esperimento anticiclico, questo: in un momento di difficoltà della politica riteniamo di dover essere in piazza e di non solo stimolare la partecipazione ma anche ascoltare proposte, critiche, suggerimenti, idee, considerazioni e farlo con dei protagonisti della vita politica nazionale che possono portare un loro contributo. Contributo che sarà dato non solo alla prospettiva del partito ma anche in favore del momento politico che stiamo attraversando -che non è tra i più semplici- ed in una prospettiva di nuove possibilità, viste le discussioni in merito alle primarie, nuova legge elettorale ed altre tematiche che verranno affrontate”.

Questi incontri, inoltre, saranno propedeutici a ciò che verrà fatto a Bari città durante la manifestazione regionale, alla presenza del Segretario Nazionale del Partito Angelino Alfano, che aprirà la fase congressuale nei primi di dicembre con dei congressi provinciali del partito.

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La Banca Centrale Europea commissaria l’Italia

Silvio Berlusconi
NEW YORK – “La Bce ha commissariato l’Italia, Trichet governa a Roma su mandato di Germania e Francia”. Sono le 13 a Wall Street, manca un’ora e mezza alla conferenza stampa di Silvio Berlusconi in Italia, e i mercati sanno già tutto. Un “gabinetto di crisi” sovranazionale ha dato mandato alla Bce per scrivere l’agenda del governo italiano. “Anticipo dei tagli al deficit; pareggio di bilancio nella Costituzione; liberalizzazioni dei mercati”: in tre diktat, è l’anticipazione che la Borsa americana apprende molto prima dei cittadini italiani.

La fonte che firma lo scoop è l’agenzia Dow Jones, le gole profonde stanno al Tesoro di Washington e alla Federal Reserve, e subito gli indici di Borsa recuperano.

Barack Obama a tarda sera di venerdì si mette al telefono con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy che “ringrazia per la loro leadership”. A mezzanotte ora italiana non c’erano invece conferme di telefonate con Berlusconi. Il segretario al Tesoro Tim Geithner è al lavoro dietro le quinte fin da giovedì sera. È costretto a un intervento eccezionale sui governi europei dopo il tracollo di 513 punti del New York Stock Exchange.

I suoi interlocutori privilegiati sono il leader francese che è anche presidente di turno del G7 e G20; la cancelliera tedesca; il presidente della Bce. L’obiettivo è far passare uno schema familiare a Geithner, che si fece le ossa al Fmi e nella diplomazia Usa quando i focolai di crisi erano Thailandia, Argentina,
Brasile.

Per spegnerli, arrivavano gli esperti del Fmi con i diktat del “Washington consensus” nelle loro valigette. Commissariamento dei governi inaffidabili, in cambio di aiuti. È la ricetta che ieri Geithner ha caldeggiato nel corso della giornata, nelle sue ripetute triangolazioni con Berlino, Parigi, Francoforte. A Berlusconi le condizioni sono state anticipate a metà pomeriggio dal presidente Ue Herman Van Rompuy e dal commissario all’Economia Olli Rehn: “l’Italia deve accelerare il suo risanamento”, prendere o lasciare.

Sarkozy e Geithner hanno confermato, costringendo il premier italiano alla conferenza stampa. Ben più difficile era convincere la Merkel. Sull’altro piatto della bilancia, infatti, al commissariamento dell’Italia da parte di un gabinetto di crisi corrisponde l’intervento della Bce per acquisti di titoli pubblici italiani. Uno strappo alle regole del rigore monetario. Un’operazione contrastata dalla squadra tedesca in seno alla Bce: il capo della Bundesbank Jens Weidmann, il chief economist Juergen Stark, più gli alleati olandesi e lussemburghesi.

Ma Sarkozy ieri mattina ha capito di dover fare un pressing estremo su Berlino, quando ha visto allargarsi di nuovo lo spread dei tassi francesi su quelli tedeschi. A dargli man forte sono intervenuti gli americani. “Attenzione a non ripetere l’effetto Lehman – hanno detto gli uomini di Geithner agli europei – quando quella banca fu lasciata fallire nel 2008, nessuno capì che ne avrebbe trascinate molte altre a picco, e di più grosse”. Chiara l’antifona: “l’Italia ha il terzo debito pubblico mondiale in valore assoluto, se avanza verso il default non vi basterà triplicare il fondo di salvataggio europeo”.

È intervenuto Ben Bernanke, il presidente della Federal Reserve, con dati inquietanti sull’esposizione delle stesse banche americane al debito pubblico italiano; figurarsi quelle francesi e tedesche. A rafforzare le pressioni americane sulla Merkel, si sono aggiunte due voci autorevoli dall’Estremo Oriente: Cina e Giappone, due mercati strategici per il made in Germany. I governi di Pechino e Tokyo hanno chiesto un'”azione coordinata” per arginare il panico creato nel giovedì nero dallo spettro del default italiano.

Per smuovere la Merkel il contributo finale lo ha dato Trichet. “Il presidente della Bce sta facendo un lavoro straordinario, dobbiamo dargli atto del ruolo prezioso durante questa crisi”, confida Geithner ai collaboratori. La mossa chiave di Trichet, è proprio quella che i mercati non hanno capito giovedì, e che ha provocato il panico. Nelle ore terribili in cui Milano perdeva il 5% e poi andava in tilt, a contenere le perdite iniziali delle altre Borse si era la diffusa la voce che la Bce avrebbe acquistato Btp italiani e bond spagnoli. Invece niente.

A sorpresa gli acquisti si erano limitati ai titoli portoghesi e irlandesi. La delusione per il mancato sostegno all’Italia aveva contribuito al tracollo del Dow Jones, la capitolazione finale. Geithner e Bernanke erano stati fra i primi a chiedere spiegazioni. Ieri la vicenda si è sciolta: il giovedì nero “è servito”, la Bce ha mostrato i muscoli alla Merkel e a Roma. Una prova di forza giocata sul filo del terrore: per costringere Berlusconi a ingoiare qualsiasi imposizione esterna; per mostrare alla Merkel fin dove poteva degenerare il panico dei mercati.

“Non possiamo correre il rischio che un altro focolaio di crisi nell’eurozona uccida le speranze di una ripresa”, è l’imperativo che Obama ha sottolineato ai suoi ieri pomeriggio, prima di chiamare i leader europei. Il presidente ha incassato ieri mattina un dato di 117.000 assunzioni, meno negativo di quanto temeva, ha annunciato una nuova manovra per l’occupazione, ma ricorda che un anno fa il crac greco diffuse la sfiducia sui mercati, soffocò i germogli della crescita americana.

Oggi è ancora peggio: l’America è già sull’orlo della ricaduta in recessione, il default di Roma va evitato ad ogni costo. Il pacchetto delle direttive confezionato tra Parigi e Francoforte, Berlino e Washington, a Berlusconi è stato consegnato a scatola chiusa. Il gabinetto sovranazionale di crisi ha avuto il suo battesimo di fuoco. Ora i mercati lo attendono al varco, e già ieri cominciavano a serpeggiare i primi dubbi: per esempio sul valore che ha, in Italia, un obbligo di pareggio del bilancio scritto nella Costituzione.

CONVEGNO SULL’ECOLOGIA, IL BUSINESS E IL CICLO DEI RIFIUTI: VENERDI’ 17 GIUGNO ORE 17.30 SALA MONTAZZI ACQUAVIVA


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